Concessi tre anni di tempo ai comuni per ridurre le perdite di acqua nella rete
a cura di Marketing
La Giunta ha previsto l'introduzione di un'imposta per le perdite che superano il 20% della fornitura
Nell'ottobre del 2017 la Galizia affrontava un grave problema di siccità con una reale difficoltà nel garantire un'appropriata fornitura di acqua su buona parte del territorio, situazione totalmente inedita per il paese dei mille fiumi. La gravità dell'emergenza, tuttavia, ha fatto emergere la totale incapacità di attuare contromisure efficaci per arginare il problema della siccità, condizione che ha immediatamente portato alla creazione di una legge in grado non solo di far fronte ad una emergenza di questo tipo, ma di stabilire nuove misure per migliorare la canalizzazione e l'ottimizzazione della fornitura.
La nuova Normativa verrà presentata la prossima settimana al Parlamento della Galizia e, una volta approvata, la denominata Legge su sistemi di garanzia sulla fornitura in episodi di secca e in situazioni di rischio sanitario comincerà il suo conto alla rovescia per permettere a tutte le amministrazioni coinvolte di conformarsi alla stessa entro il periodo di tempo previsto.Tra le misure indicate è prevista l'installazione di contatori omologati per la misurazione del consumo (entro un anno di tempo), la redazione di un documento di audit per quantificare le perdite (due anni), l'approvazione di un piano per minimizzare tali perdite (due anni) e la realizzazione di opere di miglioria sulla rete affinché le perdite non superino il 20% della fornitura (tre anni).
La Normativa, inoltre, include anche l'obbligatorietà di elaborare piani di emergenza contro la siccità nei comuni che superano i 20.000 abitanti. In realtà, tale imposizione era già parte della normativa prevista da Augas de Galicia mai però messa in pratica da nessun Comune come emerso a seguito dell'emergenza del 2017. La situazione oggi tuttavia è differente, in quanto quasi un centinaio di comuni della Galizia hanno già fatto richiesta per gli aiuti che la Giunta ha previsto per tale fine con l'unica condizione che i piani siano elaborati entro e non oltre la fine del 2020.I comuni con meno di 20.000 abitanti, al contempo, potranno avvalersi di quanto espresso nei decreti delle dispute provinciali che prevedono misure in tal senso.
Ad ogni modo la siccità ha portato alla luce un altro grave problema:le perdite di acqua. In una comunità in cui la pioggia è sempre stata generosa, non sembrava fosse un dettaglio importante che le reti idriche avessero delle perdite;a testimonianza di ciò, era infatti noto che in alcuni comuni queste perdite arrivassero a raggiungere quasi il 40% dell'acqua canalizzata. Proprio per questo motivo, lo stato di emergenza ha obbligato i comuni a prendere misure in tal senso, prevedendo l'elaborazione di documenti di controllo circa lo stato delle installazioni e, entro e non oltre tre anni, la messa in atto di opere di ristrutturazione e miglioria atte a far sì che le perdite non superino la quinta parte della fornitura.Tali progetti verranno messi in pratica anche grazie all'aiuto della Giunta, la quale potrà finanziare sia la stesura di piani di emergenza sia le attività di ristrutturazione e miglioria dedicate alla rete di distribuzione.
Piano d'azione
La Giunta aveva previsto l'approvazione della Legge entro l'inizio dell'estate, tuttavia il tutto ha subito il ritardo di qualche mese. Fortunatamente, l'allerta siccità non ha interessato l'estate galiziana appena terminata, tuttavia è necessario ugualmente che la Norma proceda in quanto la stessa propone un impiego più razionale dell'acqua e indica all'Amministrazione autonoma come agire in condizioni di scarsità, concedendo persino di espropriare terreni in caso di necessità. La Giunta, inoltre, prevede la creazione di una nuova imposta che gravi sulle perdite di acqua superiori al 20%.
La Voce della Galizia, Concessi tre anni di tempo ai comuni per ridurre le perdite di acqua nella rete, https://www.lavozdegalicia.es/noticia/galicia/2019/10/07/concellos-tres-anos-reducir-perdidas-agua-red/0003_201910G7P7991.htm, consultazione il 25/10/2019.